Il signore dei colori di
Roberto La Forgia ha qualcosa che disturba già nella copertina. Il
titolo parla di colori e invece la copertina è nera, ci sono più
ombre che luci, e il signore dei colori è più che un’ombra, un
buco nero, di cui leggiamo la sagoma secondo un gioco di percezione
che lascia solo alla nostra immaginazione tracciare le linee che
delimitano la forma.
La
lettura inizia quindi con un po’ di sospetto, c’è qualcosa che
non quadra. Infatti, nonostante i protagonisti siano dei ragazzini
tra i sette e i dieci anni e soprattutto il disegno sia
apparentemente elementare, man mano ci si addentra nella storia i
sospetti diventano concreti e l’inquietudine prende il sopravvento.
Roberto
La Forgia pare voglia proprio disturbarci e usa i fumetti neri e
arancione, pesanti come le nuvole arancione del cielo estivo di un
paese di provincia, che vede tre ragazzini perduti nella noia,
arrivati come tutti alla fine dell’estate senza aver fatto i
compiti. Quello che succede dopo è ancora fatto del niente,
incontri, scoperte, sentimenti abbozzati, quelli dei ragazzini delle
elementari. Il niente che sono le giornate dell’estate dove non è
tutto bianco o tutto nero, non è sempre chiaro dove porta la pista
delle biciclette o quel che succede nel negozio all’angolo.
I colori
della storia sono spariti per la troppa luce e il troppo sole,
tagliati fuori dalla nostra vista che pure immagina tutto, definisce
le forme, anche se appena accennate, immagina risvolti, anche se
appena accennati, fino a fermarsi un istante di più sulle pagine
nere, quasi alla fine, quando restiamo lì a riflettere su sentimenti
contrastanti.
Paola Bristotè docente di Storia della Grafica presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, appassionata e grande conoscitrice del linguaggio del fumetto.
Oramai è ufficiale: è nato il club di Coconino e da oggi è possibile iscriversi!
I membri del club avranno a disposizione offerte, promozioni e inviti speciali dedicati solo a loro. Riceveranno la particolare tessera Coconino Club numerata e avranno in
omaggio al momento dell'iscrizione l'esclusivo Crime, edizione limitata
in grande formato che raccoglie le immagini noir della produzione di
Igort. Crime non è in commercio e si può ottenere solo tramite
l'iscrizione al club!
I membri avranno inoltre la possibilità di fare acquisti sul sito con almeno il 15% di sconto. In
questa prima fase, l'iscrizione è dedicata solo ai nostri lettori più
affezionati tramite l'adesione a una particolare offerta sul sito www.coconinopress.it:
con una spesa di almeno 129 euro, oltre allo sconto del 15% sul
catalogo, riceveranno 1) la tessera, 2) Crime, 3) una stampa di Igort
firmata e numerata (200 copie), 4) otto stampe di autori Cononino
firmate dagli autori.
E' cominciato sabato 26 maggio il tour di presentazione de Il signore dei coloridi Roberto La Forgia alla libreria Belleville di Torino, dove erano esposte alcune tavole del graphic novel. Roberto ha dedicato i libri e si è intrattenuto fino a tardi con il pubblico torinese. Su facebook trovate la pagina de Il signore dei colori, l'album delle foto scattate sabato, gli aggiornamenti sulle prossime presentazioni e altre curiosità.
In giugno Il signore dei colori si sposta a nord-est. Sarà
- alla libreria Lab. Bookstore di Portogruaro (VE), Corso Martiri della Libertà 19, il 1 giugno
- allo spazio Mavv di Vittorio Veneto, in collaborazione con la libreria Il Viale, via Gelsomino 45 (TV) domenica 3, ore 19:30. Segue sessione di dediche; modera Elio De Limone.
- alla Feltrinelli di Treviso venerdì 8 giugno, alle ore 18, in via Canova 2.
Oltre al sito web ufficiale, Lorenzo Mattotti tiene il pubblico aggiornato sulle sue attività attraverso un blog.
Mattotti è forse uno degli artisti più celebri e apprezzati a livello mondiale e la sua produzione è in toto di alta qualità; lo dimostrano naturalmente il successo delle sue pubblicazioni, ma anche i numerosi scrittori, musicisti, attori e altri personaggi di spicco con i quali l'autore di Chimera ha collaborato.
Qui sotto potete osservare alcune opere che Mattotti ha realizzato nel 2009 per lo svizzero Théatre Nuithonie.
Sull'inserto "Lettura" del Corriere della Sera di ieri è comparsa la prima tavola della storia Il Lavavetri, sceneggiata dallo scrittore Claudio Piersanti. Prima di chiudere, vi consiglio di guardare la videointervista che Lorenzo ha rilasciato per il festival IMMaginario 2.0 (edizione 2011), dedicato alla comunicazione, in cui è messa in luce la natura della connessione che si sviluppa tra l'autore e la letteratura mentre svolge il suo lavoro, il continuo dialogo tra reale e immaginario e altro ancora.
Casanova - Storia della mia fuga dalle prigioni della Repubblica di Venezia chiamate i Piombi è il titolo del graphic novel a cui sta lavorando Giacomo Nanni durante la sua permanenza a Parigi. Il libro è una versione per immagini, piuttosto fedele all'originale, del racconto rocambolesco dell'evasione di Casanova dalle prigioni veneziane. Stanco di raccontare la storia a voce, Casanova pubblicò infatti nel 1787 Histoire de ma fuite des prisons de la République de Venise qu'on appelle les Plombs, in lingua francese.
Dopo le esperienze delle strisce su ilPost.it e i video ipnotici pubblicati sul suo sito www.giacomonanni.com, Nanni torna al romanzo disegnato (l'ultimo graphic novel dell'autore pubblicato in Italia per Coconino Press è La vera storia di Lara Canepa). Nelle pagine di anteprima, che potete vedere qui sotto, il tratteggio di Giacomo dipinge dettagliati scorci di Venezia immersi in una cupa atmosfera notturna.
Siamo in attesa di altro materiale da Giacomo Nanni, quindi tenete sott'occhio questo blog nei prossimi giorni!
Abbiamo chiesto a Roberto La Forgia di parlarci del suo graphic novel d'esordio, Il signore dei colori, che nei prossimi giorni sarà in tour per presentazioni in moltissime librerie d'Italia. Per un programma completo e dettagliato potete consultare il post On Air, On Tour sul blog dell'autore sacchettidipatatine.blogspot.it.
Qui sotto il booktrailer del libro:
Ecco l'intervista
Che tipo di storia è Il signore dei
colori?Si può parlare di un
graphic novel di formazione?
Ne Il signore dei
colori metto in scena un paradosso: il rapporto tra un adulto e un
bambino dove la forte intesa che viene a crearsi è silenziosamente
minacciata dalla pedofilia dell'adulto ma non scombina questa intesa.
Paolo, il protagonista del libro, è un bambino di sette anni alla
ricerca di una figura paterna che non ha mai avuto e di un calore che
la madre da sola non riesce a offrirgli. L'adulto, un venditore di
fumetti, e il bambino colmano i propri vuoti dedicandosi l'uno
all'altro, ascoltandosi e conoscendosi. Non penso si possa parlare di
racconto di formazione. Il bambino non è ancora pienamente
consapevole di quello che sta accadendo e della profondità sinistra
dell'adulto che incontra. In fondo è proprio la sua ingenuità a
salvarlo.
Lo stile grafico è semplice,
quasi infantile, a fronte di tematiche tutt'altro che ingenue e per
un pubblico di bambini. Cosa mi racconti a proposito di questa
scelta?
Ho un background
di riferimenti visivi molto ampio ma il mio linguaggio l'ho costruito
essenzialmente sotto l'influenza delle avanguardie storiche: il
futurismo italiano e russo, la nuova oggettività tedesca e il
cubismo... Queste influenze mi hanno portato a una sintesi
geometrizzante delle forme. Disegno da quando sono nato. Un taglio
apparentemente infantile nasconde anni di ricerca. Ne Il signore
dei colori il disegno è molto leggero, come la narrazione
in fondo. Sebbene tratti argomenti che generalmente non conoscono
altri toni fuorché quelli più gravi e drammatici, i ragazzini del
mio libro scherzano, ridono e bisticciano tra loro nonostante abbiano
un'idea seppur vaga di vivere un dramma. È la
vita tra l'infanzia e l'adolescenza: fresca, turbolenta e
menefreghista. Se avessi usato uno stile cupo, sarei scaduto in una
sorta di noiosa e volgare pornografia dei sentimenti, in una
banalizzazione del concetto di "profondità".
Parlami del rapporto tra adulti e
bambini. In Patatine (la storia comparsa nell'antologia "Gli Intrusi") i “grandi” non
ci fanno una gran bella figura ma nel Signore dei coloriquesto rapporto assume sfumature
molto più complesse.
In Patatine gli adulti avevano il solo
scopo di aprire pretesti per raccontare episodi della vita dei
personaggi principali - ragazzi tra i 7 e i 10 anni. Per
marcare il loro spavaldo senso di autonomia ho tagliato fuori
genitori o figure indirettamente materne o paterne. Ne Il signore dei
colori invece la scena è abitata da personaggi di età diverse e
molti adulti giocano ruoli fondamentali. Inoltre avevo bisogno di un
contrappunto che amplificasse il disorientamento sessuale dei
ragazzini in confronto appunto alla sicurezza (più o meno fondata)
che si acquista in età più matura.
Ho avuto l'impressione che nel
Signore dei colori tu costruisca un piano parallelo rispetto
a quello della narrazione, un piano del non detto. Penso ad esempio
alle sequenze di nuvole, alle pagine quasi vuote, alla sequenza
della luna che cala. Ma anche all'alternanza notte e giorno (“Certe
cose accadono di notte”) al gioco che fa Paolino di accendere e
spegnere la luce...
Questo libro ha avuto una lavorazione
lunga più di tre anni. Ho voluto parlare di pedofilia con cautela e
lucidità, con rispetto per le vittime di abusi e per i responsabili
di questi abusi. Non è stato facile. Quando sento parlare di abuso
sui minori sui giornali, in tv e sulla rete, i contributi
generalmente sono due: la cronaca raccapricciante dell'abuso o -
soprattutto in rete - l'invito al linciaggio. Ho pensato che queste
sono forme di violenza e che la demonizzazione faccia del male
soprattutto alle vittime. Non è facile sentirsi dire che sei stato
aggredito da un "mostro", o che quell'uomo che ti ha
toccato "non è un essere umano". Dobbiamo stare attenti
alle parole che usiamo e io nel mio libro le ho pesate tutte.
Quali sono i tuoi riferimenti,
letterari e visivi? E' sicuramente un libro visivamente pop. Eppure mi è
sembrato di incappare, per esempio, in vedute di paesaggi che sembrano
quasi strizzare l'occhio all'arte fauvista.
Come ho già detto ho un forte debito
verso le avanguardie storiche ma il disegno de Il signore dei colori
ha riferimenti più recenti. L'illustrazione pubblicitaria per
bambini tra gli anni sessanta e settanta mi ha sempre molto colpito.
In Italia, in Francia e negli Stati Uniti sono state fatte grandi
cose. Per quanto riguarda invece l'impaginazione del libro e
l'impostazione della tavola penso che qualcuno potrebbe sentire l'eco
di certa grafica delle vecchie avanguardie. Non penso all'arte
fauvista ma correnti più "geometriche".
Come mai la scelta della bicromia?
Un po' certamente per affezione. Mi
piace la povertà e lavorare con pochi elementi. Cercare soluzioni e
combinazioni con un arancio, un nero, un retino grigio e il
biancastro della carta è stato divertente. Per le tavole originali
ho scelto una carta molto ruvida pressoché inadatta per un disegno
lineare come il mio. Può sembrare una scelta azzardata ma
l'imprecisione della carta ha innescato in me quel piglio
geometrizzante che mi tiene lucido, attento e mi sollecita
l'inventiva. Se avessi lavorato su una carta liscia, bianca e pulita
mi sarei annoiato. Tornado sulla bicromia, devo dire che non si è
trattato proprio di una scelta. Penso di aver preso delle scelte
sulla narrazione, sulla forza delle scene, scelte che in corso
d'opera ho riveduto tante volte. Non ho mai cestinato tavole per
debolezza del colore o del disegno. Ho scartato tavole per la
debolezza delle scene o perché le ho ritenute superflue. La bicromia
e tanti aspetti tecnici di questo libro sono con me già da tempo,
sono il mio linguaggio, mi è venuto naturale usare la bicromia ma
non è detto nel prossimo libro non allarghi la mia tavolozza.
"Mi è parso già pronto per essere disegnato, con i baffi e la paglietta e mi ha affascinato la distanza siderale tra i suoi eroi e la sua vita da bugiardo, in cui raccontava di viaggi che non aveva mai compiuto. In un certo senso è stato il primo a fare il nostro mestiere, tra scadenze capestro e storie da inventare, e ha influenzato il fumetto italiano con la sua scrittura visiva."
Sweet Salgari di Paolo Bacilieri sta facendo parlare molto di sè.
Sul Corriere di Milano di oggi Alessandro Beretta lo intervista a pagina 21 mentre il giornalista Alberto Brambilla, nella sezione Cultura dedicata ai libri su www.tgcom24.mediaset.it, ne tesse le lodi nell'articolo L'ultimo ruggito della tigre. Domani, ore 18:30, Paolo Bacilieri sarà a Milano, insieme a Luca Crovi, per la presentazione del libro alla storica osteria Frizzi e Lazzi (via Torricelli 5). L'incontro è organizzato dalla libreria Largo Mahler.
Vi segnaliamo la videointervista che i ragazzi del Bookblog (lo spazio del Salone del Libro di Torino dedicato ai lettori più giovani) hanno fatto al nostro Paolo.
Navigando sul web troviamo materiale interessante e di diversa natura su Igort e le sue Pagine Nomadi. Storie non ufficiali dell'ex Unione Sovietica, che sono stati protagonisti, in questi giorni, della mostra alla Triennale di Milano "Igort - Pagine nomadi" e ospiti alla trasmissione di Radio2 Moby Dick, in diretta dal Salone del Libro di Milano. Facciamo il punto segnalandovi un po' di link.
La firma di Igort alla mostra alla Triennale di Milano
Paolo Bacilieri e il suo Sweet Salgari fanno ancora parlare e parlano di sè. Il mese di maggio li vede al centro di molteplici appuntamenti: qui di seguito il promemoria degli eventi.
1) Sabato 12 maggio, ore 17:30 - Salone Off c/o Società Operaia di Mutuo Soccorso "E. De Amicis", corso Casale 134, Torino. Presentazione di Sweet Salgari. Interviene: Paolo Ferrari (La Stampa) e l'autore Paolo Bacilieri (Salone del libro di Torino).
2) Sabato 12 maggio (pomeriggio) e domenica 13 (mattina), sessione di dediche di Paolo Bacilieri allo stand Fandango Libri (Padiglione 3, stand P38, Salone del Libro di Torino).
3) Domenica 13 maggio, ore 14:00 - Spazio Book Bookstock Village. Paolo Bacilieri con Stefano Priarone presentano Sweet Salgari di Paolo Bacilieri (Salone del Libro di Torino).
4) Mercoledì 16 maggio, ore 18:30 - Osteria Frizzi e Lazzi, via Torricelli 5, Milano. Paolo Bacilieri presenta Sweet Salgari. Interviene il giornalista Luca Crovi.
Da giovedì 10 a lunedì 14 maggio, il Lingotto Fiere di Torino sarà la sede della venticinquesima edizione del Salone internazionale del Libro, la più importante fiera d'Italia dedicata all'editoria.
Troverete Coconino Press e i suoi autori allo stand di Fandango Editore P38, padiglione 3. Il Salone ha organizzato alcuni eventi dedicati ai nostri romanzi a fumetti, che vi riassumiamo qui sotto, insieme agli appuntamenti con i disegnatori presso lo stand.
Venerdì 11 maggio, ore 16:00,Igort sarà ospite della trasmissione di Radio 2 Moby Dick, in diretta dal Salone. Sabato 12 maggio, ore 17:30 - Salone Off c/o Società Operaia di Mutuo Soccorso "E. De Amicis", corso Casale 134, Torino. Presentazione di Sweet Salgari. Interviene: Paolo Ferrari (La Stampa) e l'autore Paolo Bacilieri. Domenica 13 maggio, ore 14:00 - Spazio Book Bookstock Village. Paolo Bacilieri con Stefano Priarone presentano Sweet Salgari di Paolo Bacilieri.
Due anni in cammino, in ascolto, alla ricerca dell'anima russa. Checov, Gurdjeff, i contadini ucraini o le vittime del conflitto ceceno. Dopo due reportage disegnati, Igort ci accompagna dietro le quinte del suo viaggio con nuovi documenti, fumetti e interviste, foto, schizzi, appunti su arte e musica.
Martedì 8 maggio alle ore 18:30 inaugura la mostra "Igort - Pagine nomadi". La cerimonia di apertura si terrà alla Triennale di Milano, in viale Alemagna 6, mentre l'esposizione sarà ufficialmente aperta al pubblico il giorno successivo e fino al 10 giugno.
Ingresso_ intero 4 euro, 3/2 ridotto, gratuito per gli studenti IULM.
Orari di apertura_ Mar-Dom 10:30 - 20:30; Giov 10:30 - 23:00.
Sul sito dello IULM, a questo link, potete scaricare l'invito per l'inaugurazione.
Coconino Press propone ai suoi lettori una speciale opportunità per il mese di maggio. Aderendo all'offerta potete infatti entrare a far parte del Club di Coconino. I membri potranno approfittare di promozioni dedicate e vantaggi riservati.
Oltre al 10% di sconto su tutto il catalogo, avete a disposizione le seguenti opzioni:
X 2. Con una spesa di almeno 39 euro: 15% di sconto + 2 stampe firmate (Manuele Fior, Igort). Nessuna spesa di spedizione.
X 4.Con una spesa di almeno 69 euro:15% di sconto + 4 stampe firmate (David B., Manuele Fior, Igort, Davide Reviati). Nessuna spesa di spedizione.
Entra nel Club. Con una spesa di almeno 129 euroentri nel Club di Coconino: 15% di sconto + 8 stampe firmate (David B., Manuele Fior, Francesca Ghermandi, Beto Hernandez, Igort, Leila Marzocchi, Giacomo Nanni, Davide Reviati) + 1 stampa firmata e numerata di Igort (Fats Waller) + la tessera del club di Coconino + l'esclusivo catalogo Crime di Igort.
Siamo lieti di annunciarvi le vittorie che gli autori Coconino Press hanno conseguito al Comicon 2012.
I
Quaderni russi - La guerra dimenticata del Caucaso di Igort (Mondadori - Strade Blu) vince il Premio Attilio Micheluzzi come miglior fumetto. Asterios Polyp di David Mazzucchelli (Coconino Press - Fandango) vince invece come miglior fumetto estero, aggiungendo un altro trofeo alla lunga seriegià presenti sugli scaffali dell'autore americano. Sempre del gruppo Fandango, anche Becco Giallo ha conseguito un'importante vittoria. Marco Peroni è stato eletto miglior sceneggiatore con Adriano Olivetti. Un secolo troppo presto.
Vi regaliamo ancora qualche pagina del capolavoro di David Mazzucchelli...
Come segnala Igort sul suo blog Storyteller, a maggio uscirà per Coconino Press-Fandango il libro Pagine nomadi. Storie non ufficiali dell'ex Unione Sovietica, in cui l'autore racconta attraverso una lunga intervista il viaggio, non solo reale, che lo ha portato alla realizzazione dei Quaderni ucraini e dei Quaderni russi e anticipa il suo prossimo progetto dei Quaderni mistici. Pagine nomadi è un libro completamente nuovo: con parole, testimonianze, disegni, bozzetti, foto e storie a fumetti inedite Igort ci guida alla ricerca dell'anima russa. Dietro le quinte del suo lavoro documentario, lungo un viaggio nei Paesi dell'ex Urss durato due anni e intrapreso non con l'atteggiamento del cronista, ma dell'ascoltatore e narratore partecipe. La Triennale di Milano, in collaborazione con il corso di laurea in Arti, Patrimoni e Mercati della Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM, ha organizzato in parallelo una mostra dal nome Igort. Pagine nomadi, che sarà inaugurata l'8 maggio, mentre l'apertura per il pubblico è prevista dal 9 maggio al 10 giugno (ingresso libero. Viale Alemagna, 6 a Milano). Per ricevere gli aggiornamenti potete seguire il twitter dedicato al libro (http://twitter.com/#!/pagine_nomadi) e la pagina facebook (http://www.facebook.com/IgortPagineNomadi).