Il miglior graphic novel dell'anno? E' il secondo volume di "I segreti del Quai d'Orsay", di Christophe Blain e Abel Lanzac, pubblicato in Francia da Dargaud e in Italia da Coconino Press - Fandango. Lo ha stabilito la giuria del Festival internazionale del fumetto di Angoulême, la più importante e visitata manifestazione internazionale del settore: oggi, nella giornata di chiusura della 40esima edizione, al libro di Blain e Lanzac è stato assegnato il prestigioso premio Fauve d'Or per il "meilleur album" dell'annata.
L'altro riconoscimento principale di Angoulême, il Grand Prix assegnato "alla carriera" a un autore di fumetti, è toccato al disegnatore satirico franco-olandese Willem.
Un doppio premio alla satira, dunque. Perché "I segreti del Quai d'Orsay" è una commedia brillante, un gioiello di humour e ritmo comico che racconta i retroscena del potere politico e della diplomazia internazionale. Con i suoi grotteschi "dietro le quinte" e i suoi affannati funzionari e portaborse, uguali in Francia come in tutto il mondo. E con un protagonista indimenticabile, il vulcanico, frenetico, superficiale e ultra-retorico ministro degli Esteri Taillard de Vorms, che domina la scena.
La storia narrata nei due volumi del graphic novel (entrambi pubblicati da Coconino Press - Fandango) è quella dello storico "no" che la Francia disse a Bush e all'intervento armato in Iraq. Una storia ben conosciuta da Abel Lanzac, lo sceneggiatore del fumetto: dietro questo pseudonimo si cela un ex funzionario ministeriale, che ha raccontato a Blain i segreti e i retroscena delle decisioni che vengono prese nelle "stanze dei bottoni". Materiale ideale per la matita grottesca e le nervose caricature di uno dei maestri del fumetto d'Oltralpe. In Francia "Quai d'Orsay" è un successo popolare (oltre 250mila copie vendute) ed è stato paragonato per vis comica alle commedie di Molière. Ora il premio di Angoulême ne sancisce definitivamente la statura di capolavoro del fumetto.
Altre notizie e qualche pagina del libro si possono trovare sul sito di Coconino Press.
Su L'Express, in francese, una fresca intervista ad Abel Lanzac.
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