“Sapevo che Huckleberry Finn era considerato il primo romanzo americano moderno, sia per la struttura on the road sia per la lingua diretta, parlata. Cominciai a leggerlo e lo amai immediatamente perché ci ritrovavo quello spirito di evasione e di libertà, quella ricerca di un vivere che rifugge le convenzioni sociali... Iniziai a documentarmi sull’America povera, contadina, fatta di fango e acqua. Ciò che amavo della storia era la dimensione del viaggio, i rarissimi cavalli, e la presenza del fiume". Così Lorenzo Mattotti ricorda il suo adattamento a fumetti di "Le avventure di Huckleberry Finn", pubblicato più di trent'anni fa, nel 1978, con i testi di Antonio Tettamanti. Quel libro ormai introvabile torna ora in una nuovissima veste, tutto a colori, nella nuova edizione realizzata da Coconino Press insieme a Orecchio Acerbo. Un classico della letteratura per ragazzi, un classico del fumetto d'autore: in libreria in questi giorni. E Mattotti ne parla questa domenica, 21 ottobre, a Roma al Salone dell'editoria sociale: dialoga con lui Goffredo Fofi. L'appuntamento è a Porta Futuro, via Galvani 108, ore 10.30-12 in Sala A.
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