Mana Neyestani, Una metamorfosi iraniana
L'incredibile
e autobiografica storia vera di un artista incarcerato in Iran a
causa di un disegno “politicamente scorretto”. Una vicenda
kafkiana, un atto d'accusa contro il totalitarismo che ricorda sotto
molti aspetti “Persepolis” dell'iraniana Marjane Satrapi e i casi
di diversi artisti, disegnatori, graphic journalists minacciati e
perseguitati per il loro lavoro. Oggi esule a Parigi, l'autore Mana
Neyestani è diventato una bandiera della libertà d'espressione e un
noto portavoce della lotta per i diritti negati nel suo Paese.
Torna il commissario
Grimaldi, storico personaggio del fumetto d'autore italiano. Dagli
anni del fascismo a quelli del boom economico: due morti in una città
del Sud in piena, frenetica trasformazione alla fine degli anni '50,
un'inquietante vicenda di corruzione, un anziano e disilluso
commissario che indaga... Il noir affonda il bisturi nella storia di
un'Italietta corrotta che non cambia.
Baru, Quéquette Blues
L’opera prima sul filo della memoria di Baru, uno dei più popolari autori francesi, vincitore di un Grand Prix di Angouleme. Quéquette Blues è il racconto della notte brava di Capodanno di un gruppo di ragazzi, figli di immigrati italiani e nordafricani, in una cittadina industriale all’ombra di un’enorme fabbrica-altoforno che rappresenta il destino di tante famiglie e tante vite. Gli anni ’60, i bar col flipper, i valori dell’amicizia, le ragazze e i primi goffi approcci al sesso, le corse in macchina e la scoperta del rock’n’roll… Un romanzo di formazione tenero e rocambolesco, scanzonato e divertente.
Ausonia, ABC
Gli "A" sono i vivi. I "B" sono i mezzi-morti, ammalati di morte. I "C" sono i morti. Laura li conosce tutti e tre. Ma qual è il senso, il confine della vita? Un graphic novel delicato, intenso, poetico. L'amicizia e l'amore, il lutto e il significato della perdita, il passaggio all'età adulta, la storia commovente di una ragazzina di paese che si porta dentro un mistero: tutto questo si trova nelle pagine di ABC, l'originalissimo graphic novel di un talento già affermato del fumetto italiano. Un racconto poetico - e allo stesso tempo disilluso - sull'impossibilità di trovare un senso all'esistenza. Una storia minimalista di piccoli-grandi sentimenti narrata con le cadenze del realismo magico e la poesia dei fumetti di autori come Gipi.
Il
debutto nel graphic novel del cantautore Vasco Brondi, alias Le
luci della centrale elettrica, accompagnato dai suggestivi disegni
di Andrea Bruno. La storia di Micol
dai lunghi capelli rossi sotto il casco integrale. Di Rashid, il
ragazzo nordafricano con la maglietta della nazionale italiana. Di
Rico, una felpa rossa con il cappuccio. Tre personaggi che si
incrociano, si incontrano, si evitano, ma si assomigliano. Lo sfondo
sono i phone center, una succursale della propria casa, dove i
momenti più intimi vengono esibiti in pubblico; la radio e la
televisione che fanno la cronaca dell’ennesimo esodo; i cieli
solcati da aerei che partono e arrivano lasciando nel cielo la loro
scia. Una storia sulle inquietudini e la precarietà dei ventenni,
“una storia – dice Vasco Brondi – sulle partenze e sull'ansia
di andarsene”.
Fra
le onde del Mississippi raccontato da Mark Twain. Il più grande
classico della letteratura per ragazzi reinterpretato da un gigante
del fumetto contemporaneo, in un volume interamente nuovo a colori
realizzato in co-edizione da Orecchio Acerbo e Coconino Press. “Di
Huckleberry Finn – dice Mattotti – ho amato l'America povera e
contadina, lo spirito di evasione e di libertà, la ricerca di un
vivere che rifugge le convenzioni sociali”.
Da prendere in blocco!
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